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Sede Amministrativa: La Rete
Via Paludotti, 33
31020 Vidor TV

Sede Operativa: Casa Maria Adelaide
Via Paludotti, 33
31020 Bosco di Vidor TV
tel. 333.2728558



Tel. C.A.: 0423.985399
Tel. C.D.: 0423.985392

per cominciare … facciamo un po’ di chiarezza
News Generali

“Casa Maria Adelaide Da Sacco”, è una espressione che comprende un insieme di progetti, servizi, persone e situazioni che interagiscono e si relazionano continuamente in modo tale da determinare spesso
equivoci e confusioni nella identificazione di ruoli, competenze e responsabilità, non solo all’esterno, ma anche all’interno dei soggetti che sono direttamente coinvolti in questa realtà.
E’ importante, quindi, fornire alcune informazioni che chiariscano quali sono i soggetti che, a vario titolo, si occupano di Casa Maria Adelaide e cosa fanno.

Per meglio comprendere le situazioni e le dinamiche attuali occorre ripercorrere storicamente quanto successo fin dall’inizio dell’avventura di cui ci stiamo occupando.

Il primo soggetto che si è attivato per progettare e realizzare una struttura per persone disabili adulte nel territorio di Vidor è stato un gruppo di famiglie (gruppo promotore) del territorio, che cercavano una
soluzione residenziale e semiresidenziale per i propri figli disabili. Questi genitori si sono attivati per raccogliere risorse economico/finanziarie da destinare al loro progetto. Uno dei primi e più significativi risultati di tale
attività è stata la donazione, da parte del Conte Alberto Da Sacco, del terreno dove è stata costruita la struttura (cui è stato dato il nome della figlia Maria Adelaide, prematuramente scomparsa).

Siamo all’inizio del degli anni 2000 e il gruppo promotore di Casa Maria Adelaide si collega alla Fondazione Il Nostro Domani una organizzazione che si occupa del “dopo di noi” in ambito provinciale. Insieme, il gruppo
promotore e la Fondazione, realizzano la struttura che diventa proprietà della Fondazione, ma che di fatto viene affidata al gruppo promotore che nel frattempo ha raccolto dalle famiglie interessate e dal territorio la gran parte delle risorse finanziarie per pagare l’intero edificio.
Una volta costruita la struttura si sono progettati e attuati i due servizi che erano stati pensati e voluti dalle famiglie promotrici e cioè: una Comunità Alloggio e un Centro Diurno per persone disabili del territorio.

A questo punto (siamo agli inizi del 2005) entra in scena la Cooperativa Sociale La Rete che programma e organizza prima la Comunità Alloggio (autunno 2005) e l’anno successivo il Centro Diurno. Si tratta di due servizi distinti: uno di tipo residenziale (la Comunità Alloggio) che accoglie persone disabili per le quali risulta difficile la permanenza in famiglia per varie ragioni, l’altro di tipo diurno (dal lunedì al venerdì) rivolto prevalentemente a giovani disabili che risiedono in famiglia.

Questi sono i tre soggetti che si sono fin qui direttamente occupati di Casa Maria Adelaide Da Sacco. Esiste ovviamente anche un altro importante interlocutore che non può essere tralasciato, si tratta dell’ Aulss n. 8 di
Asolo, intesa sia come azienda sociosanitaria regionale sia come insieme del Comuni del territorio. Due sono le prerogative dell’Aulss: la prima è quella di individuare le persone che devono essere inserite nei servizi e la
seconda è quella di mettere a disposizione le risorse finanziarie per la gestione delle attività in favore degli utenti (rette).

Da ultimo, in ordine di tempo, si è aggiunto un altro soggetto: l’Associazione di Volontariato Casa Maria Adelaide da Sacco, costituita da un gruppo di volontari, alcuni dei quali facevano parte del gruppo promotore.
L’associazione può essere considerata quindi la ufficializzazione organizzativa dell’originario gruppo di familiari e volontari che ha dato il via al progetto di Casa Maria Adelaide.

A questo punto si può ricostruire, in sintesi, il quadro dei soggetti che, nel tempo, si sono occupati della struttura e dei servizi e che sono:
1. l’Associazione Casa Maria Adelaide Da Sacco;
2. la Fondazione Il Nostro Domani;
3. la Cooperativa Sociale La Rete;
4. l’Azienda Ulss n. 8 di Asolo.
Questo elenco non esaurisce l’insieme di persone (fisiche e giuridiche) che sono interessate al progetto e lo sostengono concretamente: basti pensare alle famiglie delle persone disabili inserite, alle Amministrazioni
Comunali di provenienza, ad alcune Parrocchie e ai numerosi gruppi del territorio che sentono una reale appartenenza a Casa Maria Adelaide. In questo caso si è voluto individuare i soggetti che “istituzionalmente” si
devono occupare della struttura e dei servizi e che a tale scopo “devono” dare il proprio contributo ideale, professionale ed economico.
Vediamo quali sono attualmente, per ciascuno dei soggetti indicati, i ruoli, le responsabilità e le risorse di propria competenza nella attuazione del progetto e nella conduzione quotidiana delle attività, partendo da un
ordine diverso da quello determinatosi storicamente, e cioè dal livello di importanza nella conduzione della struttura e dei servizi:
• la funzione centrale nella programmazione e nella gestione delle attività di Casa Maria Adelaide è della Cooperativa La Rete. La Cooperativa ha la responsabilità formale e sostanziale di tutto quello che viene fatto e che succede all’interno della casa, con particolare riferimento agli utenti
inseriti. Per realizzare i servizi, la Cooperativa si avvale di personale dipendente specializzato, e di alcune figure professionali a contratto. Per quanto riguarda la struttura edile, la cooperativa ha stipulato un contratto di affitto con la Fondazione Il Nostro Domani e quindi ha tutti i diritti e i
doveri di un inquilino che abita in una casa non di sua proprietà.
• a seguire c’è l’Aulss n. 8 che è l’interlocutore istituzionale della cooperativa (anche a nome della Regione Veneto e della Conferenza dei Sindaci). In particolare l’Azienda sociosanitaria è il soggetto che ha la tutela delle persone disabili che accedono a Casa Maria Adelaide e ha dunque la funzione di supervisione e controllo delle attività e dei servizi erogati dalla cooperativa. Il rapporto tra l’Aulss n. 8 e la Cooperativa La Rete è sancito da una convenzione che indica gli obiettivi delle prestazioni erogate dalla cooperativa, prevede le modalità di controllo sulle attività e verifica degli esiti e stabilisce i compensi da erogare alla stessa cooperativa per i servizi resi, compensi che poi sono in parte a carico della stessa Aulss, in parte a carico dei Comuni e infine, per quanto riguarda la residenzialità, anche a carico delle persone disabili inserite e delle loro famiglie.
• vi è poi l’Associazione Casa Maria Adelaide Da Sacco, che opera per trovare disponibilità di persone ad aiutare gratuitamente gli operatori della Cooperativa in attività complementari. Inoltre l’Associazione raccoglie fondi da destinare ad attività socio educative non strettamente previste dalla convenzione (come ad esempio i soggiorni) per quegli utenti di Casa Maria Adelaide che si trovano in precarie condizioni economiche.
• infine la Fondazione Il Nostro Domani, proprietaria della struttura, che rientra nella convenzione come soggetto che partecipa, assieme all’Aulss e alla Cooperativa, ai momenti di programmazione e verifica delle attività e dei servizi.
Infine una chiarificazione sulle risorse economico/finanziarie in gioco:
• le risorse reperite negli anni per la costruzione di Casa Maria Adelaide sono andate alla Fondazione Il Nostro Domani, così come vanno alla Fondazione i soldi raccolti attualmente nel territorio e per gli eventi più generali (vedi la manifestazione Frutto di una Sostegno Sociale), infine si deve tener conto dell’affitto che la Fondazione riceve dalla Cooperativa. Tali proventi sono serviti alla Fondazione per coprire i costi della costruzione e servono per la manutenzione straordinaria della struttura;
• la Cooperativa la Rete si avvale, per la gestione dei due servizi, delle rette previste in convenzione, che sono pagate in parte dall’Aulss n. 8, in parte dai Comuni e in parte dalle Famiglie degli utenti inseriti. Tali risorse coprono quasi l’intero fabbisogno economico finanziario della Cooperativa
(circa il 97%). Inoltre alla Cooperativa si avvale di piccoli proventi derivanti da alcune liberalità (in gran parte derivanti da alcune famiglie e dall’Associazione Casa Maria Adelaide) proventi che si sono rivelati indispensabili per mantenere la qualità dei servizi a fronte della continua diminuzione delle risorse pubbliche;
• c’è poi da tener conto dell’apporto del lavoro volontario, che contribuisce non poco a supportare la qualità delle attività delle relazioni di Casa Maria Adelaide. Per questo aspetto, mi riprometto di scrivere quanto prima un altro articolo e nel frattempo rinvio alla lettura del Bilancio Sociale che,
nella parte economico/finanziaria, descrive sinteticamente quanto incide la “risorsa” volontariato nel quadro delle attività svolte nella struttura.

* Il titolo si riferisce al fatto che questo è il primo articolo che viene  pubblicato sul nostro sito e che mi pareva importante iniziare con una chiarificazione sul ruolo della cooperativa nel contesto di quello che è il suo impegno più importante.

di Silvio Nasato

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